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"La sfida della formazione" - Il futuro di Torino
Tavola rotonda - 20 Novembre 2004
Il 20 novembre 2004 presso la sala del Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino l’AEC (Associazione per le attività educative e culturali) ha inaugurato l’attività culturale per l’anno 2004-2005 con una tavola rotonda sul tema " La sfida della formazione – Il futuro di Torino". L’incontro è iniziato con una presentazione delle aree di attività dell’AEC da parte dell’ing. Roberto Lonardi, che ha illustrato gli ultimi appuntamenti organizzati dall’Associazione nonché quelli di prossima realizzazione. L’Associazione è stata costituita nel 1991 per iniziativa di famiglie, di professionisti e di docenti universitari, è riconosciuta come ente morale regionale ed ha come scopo primario la promozione e il sostegno di iniziative volte alla formazione umana, etica e professionale della persona, soprattutto dei giovani. Introdotti e moderati dal dott. Gianluca Segre, presidente dell’AEC, hanno trattato l’argomento il professor Giovanni Dal Tin, Rettore del Politecnico, il professor Giorgio Chiosso, Vicerettore dell’Università degli Studi di Torino e il dottor Tommaso D’Alessandro, Assessore alla Formazione della Città di Torino. La premessa dalla quale gli autorevoli relatori sono partiti è che l’eccellenza dell’insegnamento universitario è indispensabile alla competitività e allo sviluppo del territorio. Alla luce di questo assioma i due docenti hanno illustrato l’impostazione didattica dei due Atenei, anche in ordine al nuovo format 3+2 cioè la laurea breve e della successiva laurea specialistica. L’offerta didattica si sta molto ampliando e diversificando. E’ necessario dare risposte a un’esigenza – da un certo punto di vista paradossale – di una società che da un lato chiede sempre più flessibilità e quindi un ampio spettro di conoscenze differenti e dall’altro sempre più specializzazione e quindi elevata conoscenza della singola disciplina. La sfida dell’Università è allora quella di coniugare creativamente i due aspetti per offrire alla città e al territorio un livello di professionalità e conoscenze utili al fine di rimettere in moto una prospettiva di sviluppo compatibile di fronte alle sfide della globalizzazione. Indispensabile, sotto questo profilo, è allora il supporto che le istituzioni anche locali possono garantire a tale disegno.Il dottor D’Alessandro ha dato conto dei progetti e delle iniziative del Comune di Torino che guarda all’Università e al Politecnico come due componenti essenziali del proprio programma di ammodernamento, teso a fare di Torino un centro di respiro europeo in grado di inserirsi positivamente nell’evoluzione dell’economia internazionale. In tale complesso quadro non bisogna mai dimenticare che la cultura, l’istruzione e la formazione riguardano la risorsa umana, come si dice in termini aziendalistici, e in ultima analisi riguardano la persona, con tutto il carico etico che ciò comporta per gli operatori di quella catena umana destinata ormai ad accompagnarci per tutta l’esistenza.
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